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Lupi da soli in vetta, espugnato il PalaTiziano

Nella foto di Marika Torcivia: la gioia dei santacrocesi a fine gara
SCARABEO ROMA: Zoppellari 3, Padura Diaz 26, Polloch 13, Rau 8, Snippe 15, Tiozzo 11, Romiti (libero), Sacripanti 1, Saturnino (libero), Fantini, Franceschini n.e, Valenti n.e, Losco n.e, Mancini n.e. Allenatore: Spanakis.
KEMAS LAMIPEL: Ciulli 3, Wagner 39, Elia 3, Miscione 4, Hage 5, Colli 8, Taliani (libero); Zonca 11, Acquarone, Benaglia 2, Tamburo n.e, Andreini n.e. Allenatore: Totire.
Arbitri: Dell’Orso di Montesilvano e Saltalippi di Perugia.
Succesione set: 22-25; 25-20; 25-20; 22-25; 13-15.
Spettatori: 150.
Battute sbagliate Roma: 16, Aces: 3, Muri: 16.
Battute sbagliate Lupi: 9, Aces: 5, Muri: 11.
La Kemas Lamipel fa suo il confronto al vertice nella capitale, imponendosi all’ultima palla sulla Ceramiche Scarabeo per 3-2. I “Lupi” violano per primi in stagione il PalaTiziano, imponendosi al termine di una sfida lunga e massacrante, con tante energie bruciate da ambo le parti in una sfida attesa e ricca di tensione. Ora i biancorossi di Totire sono soli in vetta al Girone Bianco della A2, con 32 punti ed una lunghezza di vantaggio sui rossoblù di Spanakis, ai quali i conciari hanno restiutito la pariglia dopo il confronto dell’andata. Il brasiliano Wagner è stato un mostro di bravura ed i 39 punti messi a referto lo incoronano re del match e della categoria. Nessuno come lui. E’ Wagner il re della serie cadetta, un giocatore alla sua prima esperienza in Italia, un ragazzone di 23 anni sconosciuto fino a poco tempo fa nel bel paese, che l’abilità e l’intraprendenza della dirigenza biancorossa ha saputo scegliere e valorizzare. Accanto a lui si battono con generosità tutti gli altri. Scarso il pubblico presente sugli spalti del palasport capitolino. Roma non risponde neppure con una squadra al primo posto in A2; qui non ci sono mezze misure: o SuperLega o niente. Saranno una cinquantina i sostenitori della Kemas Lamipel sparsi invece qua e là sulle gradinate. “Lupi” in formazione tipo, mentre nella Scarabeo resta in panchina Franceschini, sostituito da Rau al centro. Primo set con avvio equilibrato, poi i locali allungano: 11-9, 15-11 e 17-14. Totire ha frattanto richiamato in panchina Hage inserendo Zonca. Sul 19-14 il margine pare congruo per i metropolitani. Elia al servizio riporta i conciari (in casacca biancoblù) sul 19-17 e Spanakis deve parlare coi suoi. Pareggio conciario a quota 19 dopo due muri-punto di Ciulli ed i “Lupi” vanno: 19-21. Diversi i palloni finiscono su Wagner e Padura Diaz col duello che si innesca subito, frenetico e diretto. La Kemas Lamipel è fluida, assennata e sicura: 21-23. Una veloce di Miscione frutta il 21-24. Poi, dopo un errore al servizio di Colli, ci pensa Wagner a chiudere con un colpo dei suoi: 22-25. Seconda a terza frazione appannaggio dei padroni di casa ed entrambi i parziali si chiudono sul punteggio di 25-20. Nel secondo gioco la Kemas Lamipel tiene bene e, sul 13-14 Acquarone sostiuisce Ciulli. “Lupi” a condurre fino al 17-18. Poi Padura Diaz e Snippe rinfrancano i rossoblù (22-18) e la Scarabeo si porta in parità: 25-20. Anche il terzo set è di marca romana. Hage rileva Zonca (4-3) e torna a far coppia con Colli. Spazio a Benaglia per Elia (14-11) e di nuovo Ciulli per Acquarone (16-11) ma la Scarabeo gestisce (20-14 e 22-18) e si porta in vantaggio per 2-1. Totire cambia l’andamento della gara sul punteggio di 13-9 per i metropolitani nel quarto set. Zonca per Colli ed Acquarone per Ciulli, le due sostituzioni in rapida serie. Zonca ha un altro piglio rispetto ai set precedenti. Parità a quota 14 ed avanti fino in fondo con tante occasioni perse da ambo le parti per la grande tensione. Alcuni errori, sui rispettivi fronti, sono indicativi. La posta in palio, tuttavia, è troppo alta. I “Lupi” però sono più determinati e caparbi, chiudendo con lo stesso Zonca (22-25) che spalleggia il sempre scatenato Wagner. Quinto set equilibrato ed al cambio del campo la Kemas Lamipel è avanti per 6-8 con Hage titolare. Snippe scuote i suoi riportandoli inparità: 8-8. Qui Roma sorpassa (9-8) ma Acquarone e soci ringhiano: 9-9. Totire alza il muro con Ciulli e, sul 12-12, rientra Acquarone. Parità a 13, poi è lo stesso capitano della Scarabeo, l’olandese Snippe, a volare via il punto del 13-14 con una conclusione che si spegne sul fondo. Snippe cerca di rimediare ma è Wagner a murarlo perentoriamente sotto gli occhi del primo arbitro Dell’Orso per il 13-15 conciario. Esplode l’entusiasmo nel clan biancorosso per la vittoria consecutiva numero dieci fra campionato e coppa ed il primato solitario in classifica. “Siamo Magici”, urla Andrea Landi. Stasera in più di 500 al PalaParenti per una festa di Natale da favola.

Marco Lepri – Ufficio stampa “Lupi” Santa Croce

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