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Tra protocollo e calendari


La scossa elettrica dei calendari non riesce a distogliere se non parzialmente i pensieri del Volley Prato dal nemico invisibile e piĆ¹ pericoloso, il covid e le restrizioni che un suo riaccendersi deciso si porterebbe dietro. Una sensazione quasi opprimente di incertezza che gli atleti superano allenandosi ma che dirigenti e allenatori affrontano quotidianamente nel cercare di programmare. Un’impresa quotidiana di cui abbiamo parlato con Marco Targioni, direttore sportivo della societĆ  del Presidente Giovanni Giuntoli. “Il protocollo vigente non ĆØ di facile applicazione ed impone molte restrizioni – dice Targioni - Per quanto riguarda il pubblico nel protocollo si parla di massimo ottanta persone. Poche per certi impianti e troppe per altri se guardiamo alle palestre dove si gioca a pallavolo. La misura piĆ¹ complicata da applicare ĆØ perĆ² quella che prevede che la squadra ospite indichi prima all’altra societĆ  quante persone del pubblico la seguiranno e fornirli di autocertificazione. Un lavoro ingrato per entrambe le societĆ ”. Gli atleti come stanno vivendo queste settimane di attesa di una possibile ripartenza? “Gli allenamenti sono faticosi senza la possibilitĆ  di amichevoli. Cercheremo di rimediare organizzando allenamenti congiunti. Oltre a ciĆ² abbiamo trovato difficoltĆ  nel programmare i pesi visto che non sappiamo se si parte veramente. Il nostro mondo ĆØ molto diverso da quello del calcio di vertice. Per il nostro movimento di base sarebbe estremamente piĆ¹ complicato gestire anche solo un caso positivo anche perchĆ© molti ragazzi giocano in prima squadra ma anche in tornei giovanili ed il rinvio delle gare diventerebbe alla fine quasi ingestibile. Non dobbiamo dimenticare che andiamo verso il periodo dell’influenza e questo complicherĆ  ulteriormente le cose. Speriamo si trovi un modo per discernere chiaramente malanno stagionale da covid”. Per gli impianti come vi state muovendo? “La gestione degli impianti ĆØ complessa ma la stiamo gestendo. Sia per la palestra di via Taro che per il Keynes, in questo secondo caso in collaborazione con le altre societĆ  che usano con noi l’impianto, abbiamo comprato tutto il necessario per la sanitizzazione e riusciamo cosƬ a gestire ogni adempimento necessario”. E’ quasi un paradosso che nell’anno piĆ¹ incerto per la presenza del pubblico vi sia stato restituito il Keynes? “La cosa ha qualcosa di ironico ma certo rimane il fatto positivo di avere a disposizione un impianto importante per la nostra attivitĆ ”.

Volley Prato

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