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Il Bisonte si ferma a un punto dalla semifinale, grazie ragazze

IGOR GORGONZOLA NOVARA 3
IL BISONTE FIRENZE 2
IGOR GORGONZOLA NOVARA: Carlini 4, Stufi ne, Camera, Plak 4, Nizetich, Chirichella 5, Sansonna (L), Piccinini 4, Bici 1, Bartsch 10, Zannoni, Veljkovic 12, Egonu 33. All. Barbolini.
IL BISONTE FIRENZE: Sorokaite 16, Alberti 10, Lippmann 15, Bonciani 1, Maleševic, Degradi, Santana ne, Daalderop 23, Parrocchiale (L1), Candi, Dijkema, Popović 12, Venturi (L2) ne. All. Caprara.
Arbitri: Florian – Brancati.
Parziali: 25-22, 25-22, 21-25, 12-25, 17-15.
Note – durata set: 31’, 29’, 27’, 23’, 22’; muri punto: Novara 4, Il Bisonte 13; ace: Novara 9, Il Bisonte 7.
Grazie bisontine. Perché non è da tutti arrivare a un punto dall’eliminare ai quarti di finale dei play off scudetto le prossime finaliste della Champions League. Grazie bisontine, perché con il vostro cuore, il vostro orgoglio, la vostra determinazione e le vostre qualità tecniche avete fatto sognare tutta una città. Grazie bisontine, perché la semifinale ve la meritavate davvero, dopo aver recuperato da due set a zero sotto e in un palazzetto avverso, giocando una pallavolo clamorosa per quasi due ore e mezzo. Alla fine la bella l’ha vinta la Igor Gorgonzola Novara, ma Il Bisonte Firenze può salutare questa stagione andando fiero di ciò che è riuscito a costruire: mettere paura a uno squadrone come quello piemontese non era da tutti, forse solo le bisontine stesse si credevano e alla fine si sono dovute inchinare soltanto alla classe immensa di Paola Egonu, che praticamente da sola ha tirato fuori dalle sabbie mobili le compagne annullando un match point con una bomba sulla riga e poi chiudendo la sfida con un attacco dei suoi. Dijkema e compagne invece hanno lasciato il taraflex rosa in lacrime, come era giusto che fosse dopo una partita persa per un pallone, ma basterà poco per rendersi conto di cosa hanno combinato in questo play off, e allora il sorriso non potrà che tornare sui loro volti. Giovanni Caprara parte con Dijkema in regia, Lippmann opposto, Daalderop e Sorokaite in banda, Alberti e Popovic al centro e Parrocchiale libero, mentre Barbolini risponde con Carlini in palleggio, Egonu opposto, Bartsch e Plak schiacciatrici laterali, Chirichella e Veljkovic al centro e Sansonna libero. La partita è subito bellissima, con grandi difese e contrattacchi da entrambe le parti, ma il primo break è costruito da due ace di fila di Egonu (6-4), anche se Firenze impatta subito con Lippmann (6-6): due murate di Alberti su Bartsch e Egonu valgono il 9-11 e il primo time out di Novara, che ne esce bene ribaltando subito (13-12) e poi sale sul + 2 grazie a una difesa di Bartsch che finisce direttamente sul campo fiorentino (17-15). Caprara chiama time out, poi sul 18-17 entra Bonciani in battuta e mette l’ace del 18-18, ma Egonu risponde subito da par suo (20-18) e poi l’errore in attacco di Sorokaite vale il 22-19 che costringe Caprara al nuovo time out: Firenze ci prova in tutti i modi, ma la Igor tiene il cambio palla e alla fine è Piccinini, entrata per Plak, a chiudere 25-22. Le padrone di casa partono forte anche nel secondo set sfruttando qualche imprecisione ospite (8-5), Egonu sembra dare il la alla fuga giusta (11-7), ma Il Bisonte non ha nessuna intenzione di mollare e rientra con pazienza e tante rigiocate (11-11), consigliando a Barbolini di fermare il gioco: Alberti mura Plak che lascia spazio a Piccinini (11-12), poi si ripete su Chirichella (13-14), e quando Egonu sbaglia l’attacco Firenze si porta sul doppio vantaggio (15-17). Novara però reagisce subito col muro di Egonu e l’ace di Carlini, e quando Sorokaite non trova per un soffio il mani-out Caprara deve chiamare time out (19-17): le bisontine non mollano (21-20 con Popovic), ma dall’altra parte c’è una certa Egonu che mette giù due contrattacchi che scottano (23-20), e poi Chirichella trova il primo tempo del 25-22. Nel terzo rimane in campo Piccinini, poi sul 6-5 si fa male Sansonna e Barbolini deve utilizzare la sostituzione eccezionale per inserire Zannoni al suo posto: il parziale rimane equilibrato fino al solito turno in battuta di Egonu, che con un ace scava il 13-10 e costringe Caprara al time out, poi Firenze è costretta ad inseguire ma ancora una volta ha la forza di rientrare con l’attacco di Lippmann (16-15). Malesevic sostituisce Lippmann in battuta e Daalderop impatta col mani-out (17-17), Barbolini chiama time out ma Alberti sfrutta una ricezione sbagliata per firmare il vantaggio e poi in fast mette giù il 17-19. Alberti è on fire (sei muri totali nel match e il 67% in attacco) e mura Veljkovic (17-20), Malesevic chiude il suo lungo turno in battuta con un errore (18-20), ma Alberti mura anche Egonu (18-21) e poi Lippmann reagisce in pipe all’ace di Egonu (20-23): una gran difesa permette a Daalderop di procurare quattro set point (20-24), e al secondo è Lippmann a riaprire la partita (21-25). L’inerzia rimane per Il Bisonte anche nel quarto set, con il muro di Popovic che vale il 3-6 e il cambio in regia di Novara con Camera per Carlini: la stessa Camera commette subito invasione (3-7), Barbolini deve fermare il gioco ma il muro fiorentino adesso è insormontabile (tredici totali nel match) e Popovic (cinque muri e il 70% in attacco) mette giù quello del 4-9. Entra anche Nizetich per Piccinini, la Igor sembra un po’ in confusione e Alberti allunga con due contrasti a rete sul 6-14, tanto che Barbolini usa il suo secondo time out: Il Bisonte non si ferma e ammutolisce il PalaIgor (11-20), entra Bici per Egonu ma le bisontine non si fanno prendere dalla paura e Daalderop chiude 12-25 con un murone rimandando tutto al tie break. Barbolini riparte con Carlini-Egoni e Plak-Bartsch, e due errori in battuta di Firenze (saranno 14 alla fine), uniti al muro di Veljkovic, permettono alla Igor di portarsi sul 6-3 costringendo Caprara al time out: l’orgoglio de Il Bisonte è enorme e in un amen si torna sul 6-6 con Barbolini che ferma tutto, poi Popovic mura Egonu (6-7) e Sorokaite manda tutti al cambio campo sul 6-8. Barbolini inserisce Piccinini per Plak, Sorokaite trova un attacco pazzesco per l’8-10 e poi l’ace (il suo quarto in totale) dell’8-11 e il coach di Novara chiama un altro time out: Egonu accorcia con un’altra bomba (10-11) e poi Lippmann sbaglia l’attacco (11-11), con Caprara che ferma tutto. Daalderop ferma l’emorragia (11-12), Egonu impatta (12-12) e poi va in battuta trovando l’ace del 13-12, ma Daalderop trova il mani-out al termine di uno scambio clamrooso (13-13): entra Malesevic in battuta per Lippmann, Egonu procura il match point (14-13) ma Daalderop (che chiude con 23 punti e il 44% in attacco) lo annulla (14-14), poi Bartsch attacca out e Il Bisonte ha un clamoroso match point (14-15), ma Egonu lo annulla con un attacco che solo il video check certifica in campo (15-15). La tensione si alza, Carlini sfrutta un errore in ricezione per firmare il 16-15, e alla fine è la solita Egonu (33 punti totali con 7 ace) a chiudere tutto con il block-out del 17-15.
LE PAROLE DI SARA ALBERTI – “Noi ci credevamo, soprattutto dopo la prima partita, avrei voluto vincere e credo che ce lo saremmo meritato, ma di là abbiamo trovato una squadra fortissima: è un peccato, ma così è lo sport. Abbiamo preparato bene la partita, in ricezione abbiamo fatto un po’ fatica perché la battuta di Novara è molto complessa, ma personalmente sono contenta di aver contribuito con i muri e faccio un grande complimento a tutte le mie compagne: sono orgoglioso di far parte di questa squadra”.

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