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Ora è ufficiale, la Pallavolo Massa è stata ceduta

Ieri pomeriggio alle 16,30, presso lo Studio del Notaio Caccetta di Pisa, Italo Vullo ha posto la firma sull'atto di recesso dei soci della Pallavolo Massa SSD a RL con subentro nel 100% del capitale sociale da parte di Peimar srl, società bresciana sponsor della VBC Calci, con le contestuali dimissioni di tutto il Consiglio di Amministrazione. Finisce così un percorso che, iniziato nel 2001, ha portato la Pallavolo Massa ai fasti della pallavolo nazionale. Un percorso complesso e ricco: tante promozioni, qualche retrocessione, tante amarezze, altrettante gioie. Tanti successi: promozione dalla C alla B2, promozione dalla B2 alla B1, due promozioni in serie A2, una Coppa Italia di B, un secondo posto in Coppa Italia, una vita sugli spalti e in palestra per coltivare un sogno e una passione, ma anche un servizio alla collettività con un settore giovanile e una serie C composti tutti da massesi. Anni entusiasmanti che si spengono nell’amarezza ma di cui rimane l’orgoglio di chi vi ha preso parte e vi ha contribuito. Anni che vengono riassunti rapidamente dalle parole del Presidente Vullo. “Finiscono così un sogno e una passione costosi e logoranti, nella continua e spasmodica ricerca di un campo omologabile dove poter giocare – dice il massimo dirigente della Pallavolo Massa - Sempre in attesa del Palazzetto a Massa. Il paradosso è che ora il palazzetto c'è! E c'era un titolo di A2 di élite conquistato dopo una stagione strepitosa culminata con la vittoria in finale playoff a Lagonegro. C'era la possibilità di portare il nome di Massa in giro per tutta Italia e nel Mondo, in quello che è considerato il sesto più importante campionato a livello mondiale. C'era la possibilità, finalmente, di far stare i campioni della serie A insieme ai bimbi e alle promesse del giovanile, colmando il distacco che purtroppo c'è stato in tutti questi anni a causa del forzato continuo migrare della prima squadra. Per l'inaccettabile miopia politica della giunta Persiani condita dal tentativo in atto di far pulizia di tutto quanto non è considerato "amico", tutto questo è però finito”. Rimane vivo con un nuovo nome ed una nuova proprietà. “Calci avrà interesse a salvaguardare l'attività del giovanile su Massa, ma comunque la società sarà in mano a persone di fuori che avranno interessi diversi dai nostri e la serie A sarà targata Peimar Calci e giocherà nel Palazzetto di Calci. Insomma, grazie Sindaco!”. A proposito del primo cittadino, cosa pensa della risposta che ha affidato alla stampa nei giorni scorsi? “Quello uscito sui quotidiani locali è un comunicato pretestuoso in merito al quale mi preme ancora una volta ribadire come l'Amministrazione, non solo non ci abbia mai detto di protocollare una richiesta, ma ci abbia anzi detto espressamente di non farlo perché ancora non sapevano a chi avremmo dovuto farla dato che stanno lavorando su un bando di assegnazione e non si sa ancora se l'impianto sarà gestito direttamente dal comune o da terzi. Unica proposta fattaci, altamente provocatoria, quella di giocare al palazzetto le 11 gare casalinghe, ma allenandosi altrove. E Dove? Nella palestra del Liceo Classico, sprovvista anche di bagni? Nella palestrina della Paolo Ferrari? Non omologabile neppure per l'U14? O alla Don Milani senza spazi consoni e con le pericolose bolle nel pavimento? Senza parlare dei casi di scabbia e legionella!!! Ma Persiani e Balloni chi pensano di prendere in giro? E in riferimento alla presunta decisione da me già presa a suo tempo per la vendita della società, Persiani dovrebbe dire pubblicamente che nell'unico colloquio avuto con un nostro dirigente (e non con me, perché non mi ha mai ricevuto in questi 50 giorni) gli è stato detto, proprio in quanto Sindaco di Massa, che avevamo ricevuto molteplici richieste di cedere il titolo di serie A2 e che c'era in ballo la trattativa con Calci, ma che avremmo fatto di tutto per non cedere. Certo la condizione base per continuare era la disponibilità del palazzetto, solo per la prima squadra e non per la serie C e per il settore giovanile che avrebbero continuato ad allenarsi nelle palestre scolastiche, con richiesta di 2 ore per 3 mattine e 2 ore per 4 pomeriggi la settimana, oltre la partita 11 domeniche in tutto l'anno. E il nostro caro Sindaco ha pensato bene di strumentalizzare questa informazione per attaccarmi e asserire che la vendita era già decisa da tempo. Come si può facilmente desumere il caro Sindaco Persiani sta cercando di arrampicarsi sugli specchi per cercare in maniera maldestra di mascherare l'unica verità: l'Amministrazione, perennemente in campagna elettorale, sta usando il palazzetto per mera propaganda e ha agito di proposito, proprio perché correttamente informato dell'esistenza della trattativa con Calci, per far sì che io lasciassi, non concedendoci le minime condizioni di utilizzo del palazzetto”. L’Amministrazione nel suo comunicato faceva anche riferimento a cifre precise. “Il Sindaco dovrebbe ricordarsi che a fronte di un impegno pubblicitario che vale dai 120 ai 150 mila euro abbiamo ricevuto solo 50 mila euro di sponsorizzazione dall'Evam e che abbiamo portato il nome Fonteviva in tutta Italia e nel Mondo. Le nostre partite in questi ultimi due anni sono state viste in Italia, Francia, Polonia, Russia, Slovenia, Croazia, Romania, Bulgaria, Austria, Germania, Portogallo, Spagna, Brasile, Cina, Giappone e sono sicuro di dimenticare alcune nazioni. Insomma, il sig. Sindaco prima di parlare della famiglia Vullo e della Pallavolo Massa faccia almeno un centesimo di quanto noi abbiamo fatto per lo sport a Massa”.

Comunicato Acqua Fonteviva

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