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Maschile Serie C: la prima sconfitta avviene al tie-break

“Tanto tuonò che piovve” è la metafora che ci viene in mente nel commentare il risultato non positivo della seconda delle due trasferte consecutive, che hanno portato comunque nelle casse biancorosse 4 punti. Ma a rammaricare è per lo più il modo di come si è consumato questo 3 a 2 sfavorevole, e quindi la prima sconfitta in questo campionato, che ha veramente dell’incredibile. Si, perché la squadra di casa si è dimostrata capace di prevalere sui biancorossi, solo quando questi, in modo incomprensibile, glielo hanno permesso. Tutti evidentemente, sul 2 a 0 e 19-13 a proprio favore, hanno pensato che bastasse l’inerzia acquisita sin lì a portarli fino in fondo per un “comodo” 3 a 0! Invece…roba da non credere, roba da stropicciarsi gli occhi per provare a capire se quello che si stava consumando sul parquet di San Miniato era storia vera di una squadra navigata come quella di cui abbiam detto sinora, o era la conseguenza eccezionale di una squadra di giovanotti che si trovavano emozionalmente a condurre per la prima volta in trasferta! Il risultato finale sembra assecondare la seconda ipotesi; peccato che la realtà ovviamente non sia questa! La cronaca: formazione tipo in campo ed i primi due set mostrano Cascina, senza nessun acuto, anzi… tenere comunque a bada da vicino un San Miniato mostratosi fin lì complessivamente inferiore, ma senza incidere troppo per via di una ricezione così e così che condiziona gli attacchi. Anche il servizio è apparso poco efficiente, al contrario di quello casalingo, che alla fine invece ha fatto particolarmente male agli uomini di Saielli. In un modo o nell’altro però i primi due set sorridono a Cascina anche se si sbloccano del tutto quando ai 18, come da copione, Pergolesi entra per il centrale di turno al servizio; batte bene, difende, si rigioca e si vola di ulteriori 3 punti avanti che sommati al vantaggio in essere non saranno più recuperabili dai giallo-rossi. Il terzo va ancora più che mai in discesa con gli ospiti che combinano anche bene come ci hanno abituati e la squadra di casa invece pare ormai rinunciare (ma il chiassoso pubblico presente invece no…). Vi è invece una svolta quando, sul 19-13 per Cascina, nessuno riesce più di mettere palla a terra ostinandosi a chiudere i colpi su di un muro alto (anche a uno) e compatto. San Miniato quindi ne approfitta rosicando punto su punto e divenendo da quel momento la squadra superiore in campo, capace, lei sì…, di variare maggiormente i colpi, fino ad aggiudicarsi incredibilmente il set! Da qui in avanti sulla sponda ospite si vivrà solo con la speranza che l’involuzione capitata al Cascina e la crescita dei padroni di casa, si possano in qualche modo arginare sulla scorta dell’esperienza di Taccini e soci (vedi Lupi n.d.r.)… Ma evidentemente le condizioni oggi non c’erano; come non c’è stato neppure a quel punto il coraggio di un’ iniezione di lucidità, se non almeno di freschezza atletica per spezzare il ritmo quando, inesorabilmente da zona 2 e 4 ( perché da 3 non ha fatto media), gli attacchi del Cascina venivano per lo più murati o comunque smorzati e rigiocati. La gara si stava prolungando e la difesa giallo-rossa ormai aveva preso le misure ai nostri schiacciatori, complicando loro oltremodo la vita fino al termine. Che dire… i punteggi finali parlano di pochi punti di scarto alla fine dei set perduti, ovvio che anche i biancorossi le giocate le hanno condotte in porto e, con qualche frangente diverso capitato, si poteva commentare ben altro risultato. Ciò che resta negli occhi però è che l’avversario ha vinto la partita e tutti noi abbiamo osservato un sestetto biancorosso stanco ed ingiustamente lasciato in balìa di un avversario più fresco, anche mentalmente, quando, una volta tanto, l’infermeria aveva liberato tutti i degenti. Sia chiaro, una analisi così critica della partita la si può fare solo perché riconosciamo il valore della compagine biancorossa, che va al di sopra di tutto, altrimenti si sarebbe parlato di “risultato sfuggito per poco…” Il calendario dovrebbe ora, almeno per due turni, rinfrancare un po’ le menti e spalmare la fatica, per continuare la navigazione in un campionato che sembra essersi più “livellato” e scoperto più difficile del previsto.
TECNOAMBIENTE SAN MINIATO - PALLAVOLO CASCINA 3-2 (19/25; 18/25; 25/21; 25/22; 15/13)
PALLAVOLO CASCINA: Allenatore Davide Saielli La rosa: Matteo Bella, Filippo Biagi, Lorenzo Daddi, Gabriele Fattorini, Lorenzo Frediani, Matteo Frosini, Lorenzo Germelli, Simone Lombardi, Lorenzo Malacarne, Roberto Mazzanti, Luca Morelli, Andrea Oddo (L1) Luca Orsolini, Samuele Pergolesi (L2), Diego Taccini (K). Dirigente accompagnatore Alessandro Garzella

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